Favola musicale ideata e realizzata dalle classi prime B e C di Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Cesare Chiominto” di Cori (LT) durante il laboratorio “Musica e tecnologia nella scuola primaria”, anno scolastico 2014/2015.
L’ascolto di una registrazione effettuata in classe relativa a voci, versi, canti e suoni dei bambini ha dato l’input per la creazione di una storia originale e condivisa.
Fasi del lavoro:
- Creazione dei personaggi principali: i bambini, l’orco, la fatina;
- Stesura condivisa della trama;
- Divisione della storia in sequenze;
- Arricchimento di ogni sequenza: fatti, luoghi, personaggi secondari;
- Realizzazione di dialoghi improvvisati scaturiti da domande-stimolo poste dall’insegnante;
- Animazione sonora della storia attraverso le voci e i suoni di personaggi, commenti, luoghi, vicende, emozioni…;
- Registrazione della narrazione;
- Creazione di un file audio con il programma Adobe Audition 3.0;
- Ascolto della registrazione;
- Rappresentazione grafica di ogni scena (individuale, a coppie, in gruppo);
- Trasposizione dei disegni sul programma Pinnacle Studio;
- Montaggio audio-video.
L’analisi dei suoni registrati ha originato l’evocazione di comportamenti che poi hanno permesso di determinare i personaggi del racconto. Il battere di un tamburo riportava ai passi di un orco, lo scampanellio del glockenspiel era una fatina arpista, le risa davano vita ai bambini che vivevano in un paesino di montagna e che, tutto il giorno, si divertivano a suonare le campane…La fiaba rispetta tutte le caratteristiche dello schema narrativo di Propp, ma l’elaborazione condivisa ha offerto ai bambini la possibilità di narrare sé stessi, mettendo in campo le proprie emozioni e le proprie esperienze. Il piano musicale e “protonarrativo”, grazie all’ausilio dell’informatica, ha offerto uno spazio condiviso e illimitato in cui ogni emozione personale potesse essere espressa senza vincoli, permettendo il superamento del concetto di “sonorizzazione della fiaba”.
Elisa Alessandroni